L’Opus Dei in Italia

Storia

L'Opus Dei è un'istituzione della Chiesa cattolica fondata nel 1928 a Madrid dal sacerdote Josemaría Escrivá. Da allora si dedica a promuovere la santità dei cristiani in mezzo al mondo, rafforzando la loro vita di fede attraverso un'abbondante formazione, affinché i suoi membri possano offrire una testimonianza cristiana.

Sebbene l'Opus Dei sia nato in Spagna e lì abbia compiuto i suoi primi passi, la sua missione è universale e già negli anni '40 e '50 si è espanso in molte altre nazioni.

Questa cronologia riassume alcune delle principali tappe della storia dell'Opus Dei, dalla fondazione allo sviluppo in Italia.

1928 San Josemaría fonda l’Opus Dei.
1934 San Josemaría promuove l’Accademia DYA a Madrid, luogo in cui si offre formazione professionale e spirituale ai giovani universitari.
1939-40 Dopo la guerra civile spagnola si inaugurano delle residenze universitarie a Madrid. Inizia il lavoro apostolico dell’Opus Dei in altre città spagnole.
1941 Il vescovo di Madrid, Leopoldo Eijo y Garay, concede approvazione giuridica all’Opus Dei.
1942 Arrivano a Roma José Orlandis e Salvador Canals, con due borse di studio. Fanno amicizia con diversi colleghi e alcuni sacerdoti. Tornano in Spagna nel 1945. Fra maggio e luglio 1943 fu presente a Roma anche il beato Álvaro, per occuparsi dell’itinerario giuridico. A Madrid viene avviato un centro dell’Opus Dei per donne.
1944 Prima ordinazione sacerdotale di fedeli dell’Opus Dei: Álvaro del Portillo, José María Hernández Garnica e José Luis Múzquiz. Guadalupe Ortiz de Landázuri chiede l’ammissione all’Opus Dei come numeraria.
1946 - 1949 San Josemaría si stabilisce a Roma e effettua alcuni viaggi in città italiane, che costituiscono una preistoria per l’apertura successiva di centri.
1947 Chiede l’ammissione all’Opus Dei come numerario il primo italiano, Francesco Angelicchio.
1949 Da Roma si effettuano più di ottanta viaggi apostolici tra febbraio e novembre, al termine dei quali si aprono i centri di Palermo e di Milano anche per incoraggiamento dei rispettivi arcivescovi. Prima edizione di Cammino in italiano.
1952 Inizia il lavoro apostolico a Napoli, seguito l’anno dopo dall’apertura anche di un centro femminile. La prima vocazione femminile è Gabriella Filippone. Prime richieste di ammissione di fedeli soprannumerari: Gemma Longobardi, Eleonora Savini, Gioconda Lantini, Matteo Fiorenza, Mario Cesaretti, Francesco Moneta. A queste, seguiranno, negli stessi anni, le prime vocazioni di fedeli aggregati, come Maria Gatti e Luciano Iavazzo.
1959 Si apre la RUI (Residenza Universitaria Internazionale) e l’anno dopo si crea la Fondazione Rui per la gestione dei Collegi. Viene creato come Collegio universitario femminile la Residenza delle Palme.
1964 L’Elis, opera corporativa dell’Opus Dei, inizia le sue attività a Roma. San Paolo VI lo inaugura nel novembre del 1965. Contestualmente viene inaugurata la parrocchia di San Giovanni Battista al Collatino.
1967 A Milano si apre lo Zeta Club, dedicato alla formazione dei giovani, dalle elementari agli inizi del liceo. A questa iniziativa ne seguiranno altre in ogni città, per ragazzi e ragazze, fino ai giorni nostri.
1974 A Milano si aprono le prime scuole gestite dai genitori, l’Argonne e la Monforte. Seguiranno iniziative simili in altre città (Verona, Bologna, Roma, Napoli, Bari).
1975 Muore san Josemaría, a Roma, e gli succede il beato Álvaro.
1982 L’Opus Dei viene eretta in prelatura personale da San Giovanni Paolo II.
1986 La parrocchia di Sant’Eugenio a Roma viene affidata alla cura pastorale dell’Opus Dei.
1992 Il fondatore dell’Opus Dei viene beatificato in piazza san Pietro.
1993 Il Campus Bio-Medico di Roma, opera corporativa dell’Opus Dei, inizia la sua attività nella sede di via Longoni, trasferendosi nella sede definitiva di Trigoria nel 2007.
1994 Muore don Álvaro del Portillo, primo prelato dell'Opus Dei; gli succede don Javier Echevarría.
1996 San Giovanni Paolo II dedica, a Roma, la parrocchia del beato Josemaría Escrivá, affidata alla cura dei sacerdoti della prelatura. Dopo la canonizzazione diventerà la parrocchia di San Josemaría.
2002 Canonizzazione di san Josemaría in piazza san Pietro. Con l’occasione della canonizzazione del fondatore dell’Opus Dei vengono avviate numerose attività sociali in Italia e nel mondo.
2013 Viene affidata a sacerdoti dell’Opera la parrocchia di San Gioachimo a Milano.
2014 Beatificazione di Álvaro del Portillo a Madrid.
2016 Muore don Javier Echevarría.
2017 Don Fernando Ocáriz viene nominato prelato dell'Opus Dei.
2019 Beatificazione di Guadalupe Ortiz de Landázuri a Madrid.

San Josemaría e l’Italia

La storia dell’Opus Dei in Italia è strettamente collegata con la presenza di san Josemaría, che dal giugno del 1946 fino alla sua scomparsa visse nel nostro Paese. In questa mappa è possibile ripercorrere alcuni luoghi italiani significativi per la vita del fondatore dell’Opus Dei.

L’Opus Dei in Italia

Persone

San Josemaría

“L'attività principale dell'Opus Dei consiste nel dare ai suoi membri, e a tutte le persone che lo desiderano, i mezzi spirituali necessari per vivere da buoni cristiani in mezzo al mondo. Pertanto l'Opera fa loro conoscere la dottrina di Cristo e gli insegnamenti della Chiesa; infonde in loro uno spirito che li spinge a lavorare bene, per amore di Dio e al servizio di tutti gli uomini. In poche parole, li aiuta a comportarsi da cristiani: a convivere con tutti, a rispettare la legittima libertà di tutti e a fare che questo nostro mondo sia più giusto".

San Josemaría | Colloqui, n. 27

4.200 Fedeli dell'Opus Dei in Italia

Circa l’80% sono soprannumerari e soprannumerarie, che di solito sono persone sposate. Il resto dei fedeli dell’Opus Dei sono numerari e numerarie, numerarie ausiliari, aggregati e aggregate, sacerdoti.

Hombres y Mujeres
48% Donne
52% Uomini
Sacerdoti della prelatura
80 Sacerdoti della prelatura
98,14% laici
1,86% sacerdoti
Sacerdoti della prelatura
79 Sacerdoti diocesani

Si tratta di presbiteri incardinati nelle diocesi italiane, che fanno parte della Società Sacerdotale della Santa Croce, associazione unita all’Opus Dei.

Quante persone frequentano l’Opus Dei in Italia?

Non c’è un numero complessivo delle persone che frequentano i mezzi di formazione, né un elenco. In ogni città in cui ci sono delle persone dell’Opus Dei, queste si impegnano per condividere con i loro amici e colleghi le occasioni di formazione cristiana e umana: meditazioni, ritiri spirituali, attività sportive e ricreative per i più giovani, corsi di orientamento famigliare per coppie e genitori.

Le iniziative delle persone dell’Opus Dei non sono rivolte solamente ai fedeli della prelatura, ma anche alle loro famiglie e ai loro amici. Per questo i fedeli dell’Opus Dei coinvolgono i loro amici per organizzare attività culturali, sportive e di arricchimento spirituali come campeggi, settimane di formazione, convegni, attività di volontariato, campi di lavoro internazionali etc.

L’Opus Dei in Italia

Formazione

La prelatura dell'Opus Dei offre ai suoi fedeli, ai cooperatori, ai giovani impegnati nel lavoro apostolico e a chiunque desideri riceverli alcuni mezzi di formazione cristiana per rispondere alla loro specifica vocazione alla santità e all'apostolato in mezzo al mondo.

I fedeli della prelatura frequentano lezioni su temi spirituali e dottrinali, chiamate anche circoli. Inoltre, ogni anno partecipano a giornate di studio e convivenza e a un corso di ritiro spirituale, che di solito dura da tre a cinque giorni.

Per la crescita personale nella vita cristiana, l'Opera offre assistenza spirituale attraverso sacerdoti e fedeli laici della prelatura e invita i suoi fedeli a ricorrere abitualmente a mezzi di formazione come il piano di vita, la correzione fraterna e la visita ai poveri.

Oltre al supporto nella vita spirituale, la prelatura si impegna nella formazione per esercitare il lavoro con senso di servizio e spirito soprannaturale.

L’Opus Dei in Italia

Organizzazione

San Josemaría

“Poiché l'Opus Dei è un'organizzazione con fini soprannaturali e spirituali, gli organi di governo si limitano a dirigere e orientare il lavoro apostolico, escludendo qualunque finalità temporale. La direzione dell'Opera non solo rispetta la libertà dei suoi membri, ma anzi fa loro prendere chiara coscienza di essa".

San Josemaría | Colloqui n. 19

Le persone che governano l’Opus Dei lo fanno come servizio alla Chiesa e al resto dei fedeli della prelatura e non come un'aspirazione allo sviluppo personale.

Il governo del lavoro della prelatura dell'Opus Dei spetta al prelato, nominato dal papa. Per svolgere efficacemente il suo compito pastorale, il prelato ha un vicario a capo di ciascuna delle zone del mondo in cui l'Opus Dei è presente, chiamate “regioni”.

Giovanni Manfrini
Giovanni
Manfrini
Vicario Regionale
+ Info

Attualmente il vicario regionale dell’Opus Dei per l’Italia è don Giovanni Manfrini, affiancato da don Paolo Arcara come vicario segretario. Inoltre, il vicario regionale conta sulla collaborazione di due consigli composti da uomini e donne: la Commissione Regionale e l'Assessorato Regionale.

Contacto
Contatti

Prelatura dell’Opus Dei in Italia

Via Cosimo del Fante, 19, 20122 Milano

+39 02 4816953

info.it@opusdei.org

L’Opus Dei in Italia

Dove siamo

San Josemaría

“Dato che è proprio del nostro spirito stimolare lo scaturire di iniziative “dalla base”, e dato anche che le circostanze, i bisogni e le possibilità di ogni nazione o gruppo sociale sono peculiari e generalmente assai diversi da un caso all'altro, la direzione centrale dell'Opus Dei lascia alle direzioni regionali (che godono di un'autonomia pressoché totale) la responsabilità di determinare, promuovere e organizzare le attività apostoliche che ritengono più opportune".

San Josemaría | Colloqui, n. 19

Dal 1949 in Italia si svolgono attività di formazione culturale, professionale e di approfondimento della vita cristiana promosse da persone dell’Opus Dei. Queste attività hanno luogo nei centri dell’Opus Dei presenti in diverse città italiane.

Ma in quasi ogni regione d’Italia, a prescindere dalla presenza o meno dei centri dell’Opus Dei, ci sono fedeli della prelatura che fanno l’Opus Dei nel loro ambiente famigliare e professionale.

Valle D'Aosta: 0

Piemonte: 100+

Liguria: 100+

Lombardia: 1000+

Veneto: 250+

Trentino Alto Adige: 10-

Friuli Venezia Giulia: 50+

Emilia Romagna: 200+

Toscana: 100+

Umbria: 40+

Marche: 10+

Lazio: 1000+

Abruzzo: 30+

Molise: 0

Campania: 200+

Puglia: 150+

Basilicata: 10-

Calabria: 30+

Sardegna: 50+

Sicilia: 500+

Inoltre nel corso degli anni sono nate diverse realtà su iniziativa di persone che si ispirano agli insegnamenti di san Josemaría. Tra queste, l’Università Campus Bio-Medico, le residenze di Fondazione RUI, IPE, ARCES ed ELIS, le scuole FAES e CEFA, il progetto di solidarietà Harambee Africa International e l’Istituto per la Cooperazione Universitaria.

L’Opus Dei in Italia

Dati economici

San Josemaría

“All'Opus Dei non interessa in primo luogo l'efficacia umana. Il successo o l'insuccesso reale di queste attività dipende dal fatto che, oltre a essere umanamente ben fatte, servano o no a far sì che coloro che le realizzano e coloro che ne beneficiano amino Dio, si sentano fratelli di tutti gli uomini e manifestino questi sentimenti in un servizio disinteressato all'umanità".

San Josemaría | Colloqui n. 31

I contributi economici dei fedeli dell’Opus Dei e dei cooperatori sono destinati alle attività di formazione cristiana e di apostolato promosse dall’Opus Dei in Italia e a sostegno di quelle nei paesi con minori possibilità.

Ogni fedele dell’Opera cerca di contribuire con donativi secondo le proprie possibilità.

In Italia, una cifra annuale di riferimento per i donativi dei membri dell’Opera, dei cooperatori e degli amici è di circa 5,7 milioni di €.

I contributi raccolti vengono utilizzati in questo modo

Una parte di questi donativi serve per sostenere le spese di formazione per i sacerdoti, per le persone anziane e malate, per alcune persone che si dedicano professionalmente a dirigere le attività sociali ed educative delle diverse iniziative apostoliche presenti in Italia e per le sedi degli organi di governo della Prelatura. Un’altra parte di questi donativi serve a sostenere direttamente opere apostoliche di formazione e sociali attraverso borse di studio, tariffe agevolate, e in generale a facilitare la partecipazione alle attività e iniziative di formazione a persone meno abbienti.

10% per la formazione continua e il mantenimento dei sacerdoti, la cura delle persone anziane e malate, gli aiuti alle famiglie bisognose dei membri dell’Opera e per le nuove vocazioni sacerdotali

55% per lo sviluppo e il sostegno delle opere sociali apostoliche in Italia

10% a sostegno delle sedi centrali della direzione, delle strutture di formazione dei membri dell’Opera

10% per contribuire alla nascita e sviluppo delle altre iniziative sociali ed educative nel mondo

15% per le nuove opere rivolte alle famiglie giovani e agli studenti